8.8.10

i muscoli si tendono, i nervi a fior di pelle, mentre la sfioro e le sussurro all'orecchio di stare tranquilla, che non accadrà nulla..
pelle color noce, tesa, lascia intravedere le fibre dei muscoli
trema, irrequita, al tocco, per quanto delicato tento di essere
mi fissa con uno sguardo spento, senza vedermi, cn quel vuoto negli occhi..pronto a tramutarsi in odio
nel respiro un pò affannato, si confondono quelle parole di paura...

17.5.10

Vita da pendolare.

Quando salii su quella squallida, strapiena carrozza di seconda classe, non avrei mai immaginato cosa sarebbe potuto succedere. Ti vidi lì, un posto libero accanto, silenziosa. Mi sedetti accanto a te, guardammo fuori dal finestrino, nella stessa direzione, viaggiammo insieme, a lungo. Un viaggio stupendo, il più bello che io avessi potuto desiderare.

Così per giorni, mesi, anni.

Un giorno come un altro.. Non so perchè, non so cosa ti portò a scomparire, ma.. non ti trovai. Feci finta di non pensarci, ti aspettai, piansi addirittura, poi.. mi convinsi che il viaggio sarebbe stato stupendo lo stesso, mi incantai a guardare il panorama, pensai di dimenticarti.

..Non fu così. Ti cercai, ti ho cercata fin'ora. Finchè per "caso", un paio di mesi fa, ti ho incrociata nuovamente. La stessa stazione, sul secondo treno per la stessa destinazione.. Quando finalmente ho avuto il coraggio di salire, ovviamente. Ci pensavo da tanto, ma tra il dire e il fare..

Sono salito. Ti ho vista, abbiamo parlato e viaggiato, ma.. Non era lo stesso.

Non eri la stessa.

Ed eccomi qui, con una vita da viaggiare davanti.. Ed una compagnia da cercare. TU. Ma tu non esisti di più..

..Il problema è che, pur sapendolo, non posso fare a meno di cercarti.

-by Side

SEDISS

-Ciao! Solo chi ha ideali può piangere.

Io sono un uomo, tu una macchina. Che sguardo intelligente. Mi ascolti, vero?

Io Rivoglio il Comunismo e la Religione, rivoglio la Politica. Rivoglio l'Amore, il Sacrificio, l'Eroismo e la Fedeltà. Rivoglio la Lealtà. Rivoglio L'UOMO. Anche tu, eh?

Diamine, sei fottutamente simpatico. Siamo così simili io e te.. Guarda, davvero, credo di aver trovato un interlocutore ideale. Ti interesserebbe il seguito? Bene! Adoro i silenzi assensi.

Quando mi sento così, quando rivoglio tutte quelle cose intendo, bè.. nulla mi ferma. Esco e cammino, da solo. Prediligo i luoghi affollati, beninteso, sono l'antitesi del lupo solitario (mi sia passata l'espressione da film americano), solo.. Ho bisogno di silenzio, almeno dentro me, se voglio riflettere.

Tu rifletti mai? No, tu non puoi riflettere, il tuo cuore è d'acciaio, il tuo cervello un ammasso di fili di rame. Non siamo ancora riusciti a farti riflettere, sei fortunato, dannazione.. C'è da dire che se fossi uno specchio rifletteresti tanto. Però... Buona questa, me la segni gentilmente? ...Grazie. Dicevo..

Tutti noi abbiamo gli occhi chiusi. Questa è una caratteristica inscindibile dell'essere umano, sia questo antico o odierno: fossimo sempre in guardia, d'altra parte, non ci porremmo nemmeno il problema di esserlo, altresì, il nostro tempo e la nostra storia sarebbero ben diversi. Gli speciali, in quel caso, sarebbero gli "addormentati" (li chiamerò così). D'accordo? Bene.

Già, tu non sai cos'è un "addormentato". Immagina uno stand by del tuo cervello. Le tue resistenze, i tuo condensatori ed i tuoi carichi bypassati da un filo a resistenza zero, che per questo cortocircuiterebbe tutto il tuo impianto di cognizione, lasciandoti in una trance nella quale solo i tuoi organi vitali continuerebbero a funzionare, in modo da sprecare il meno possibile.

Sai, l'uomo è una macchina a rendimento bassissimo. Più di voi droidi. Noi dobbiamo mangiare per alimentarci, il cibo è una pila di cui non avremmo bisogno, se fossimo perfetti! Ma andiamo avanti.

-CALCOLO SUL RENDIMENTO DEL CORPO UMANO-

Con gli occhi chiusi (ma aperti?) ho visto bambini, adolescenti, uomini ed anziani. Curati e trasandati, di bell'aspetto o da spavento, magri e grassi.

Ma aprendoli? Un giorno mi sono chiesto, aprendo gli occhi, cosa potrei vedere?

-RIFLESSIONE: OCCHI E CERVELLO SONO UN CONTROLLO AD ANELLO CHIUSO, ISTINTO-

Una precisazione importante. Quando parlo di aprire gli occhi, certo non intendo il lato pragmatico della faccenda. Non voglio intendere, cioè, il passaggio ad una visione superiore (divina?) che certo non s'addice ad un Dio minore come me.

Semplicemente, parlo d'una visione.. Per concetti, ecco. Una visione peculiare degli artisti (categoria della quale, purtroppo, non faccio parte), dei truffatori (tantomeno..) e dei "Sotto Effetto DI Sostanze Stupefacenti". (Da qui in avanti, SEDISS.)

-LA DROGA COME CARBURANTE- NOZIONI SUI COMBUSTIBILI-

..(Nemmeno a dirlo, ti lascio immaginare la categoria nella quale più mi ritrovo, senza nemmeno disquisire sul fatto che NON mi drogo. Continuiamo.

Con la mia visione da SEDISS, quindi, da un po' di tempo m'aggiro tra la gente. Ho fame come un drogato (appunto) della sostanza che lo rende tale, il mio sguardo è tranquillo, sempre, ma attento.

Cosa vedo, allora? Sarà la droga, ma vivo in un film horror.

Vedo..Cadaveri. Qualcuno più decomposto, qualcuno meno.

Tutti consumati all'interno dall'assenza dell'unica scintilla in grado d'arrestare il decadimento, o meglio, l'unica in grado di riportare alla giovinezza, eterna.

Gli ideali? Gli ideali.

Ho capito qual'è la mia droga. La mia droga è il passato.

(continua..)

No, "continua" è un modo da scrittore adolescente per dire: "Guardate lettori, sono stanco, ho sonno, voglio andare a letto." O peggio: "non me ne frega niente di questo scritto, signori lettori, smetto per il momento poichè non sono convinto di ciò che faccio".

Per me è diverso. Ciao!

-By Side

Evviva La Vita


il gelo sulla schiena...brividi,
scuotono il delirio, mentre il tempo corre con le lancette
di un orlogio,che scandendo la nostra giornata porta
con quel ticchettio un vuoto,una morsa alla gola,
mentre gli occhi diventano come specchi,
arriva il salato del proprio dolore fino alle labbra,
facendoci assaporare il gusto della nostra disperazione,
è questione di pochi secondi...prima che il nostro corpo
cominci a soffrire per la nostra stupidità,mentre il dolore
scorre scarlatto,il nero si impossessa dei tuoi pensieri....
buio....
"anonimo suicida"

19.1.10

2245

il tempo passa per tutti, inevitabilmente, in passato avrei pregato per poterlo fermare, ora invece...ringrazio ogni singolo secondo che mi scorre affianco, senza vedermi, ma nonostante il tempo sia indifferente a me mi da la forza di andare avanti, perchè il tempo implica un cambiamento, implica una messa in gioco di se stessi, se pur minima...
Ringrazio la gente che ha scelto al posto mio,
rignrazio la gente che mi ha permesso di scegliere
ringrazio per le botte e i sorrisi ricevuti

Talvolta ho del risentimento per quello che è accaduto, ma non posso pensare in dietro finchè il tempo scorre, e lo ho capito solo ora grazie a te...

Ci avevo provatoXD

Hai mai sentito fluire il sangue e il tuo schifoso io da ogni fottuto buco merdoso del tuo corpo?Si?
Allora forse qualche volta ti saraii trovato davanti ad un foglio che prima era bianco...


-by drummer

10.1.10

create

Mi copro il volto con le mani, mani insanguinate; sul muro le chiazze color vermiglio colano verso il pavimento, dove affogata in una pozza di sangue la mia coscienza esala l'ultimo respiro
-non sono pazza-
Respiro affannosamente e sento le costle scricchiolare, ho una fitta ad ogni respiro, ma ho bisogno di quest'aria incandescente, ne ho bisogno.
non si sente più nemmeno un fruscio, nel silenzio assoluto
le urla di agonia sono finalmente cessate. è tutto finito, tutto finito.
è questo che intendono con "metersi il cuore in pace"?
sotto la finestra in un angolo giace un altro corpo, contuso, riverso anch'esso, col cranio spaccato sul muro, ancora con gli occhi aperti, spenti..senza più quelle accuse non dette
nonsento l'animo leggero, sento di non sentire, percepire, quelle urla isteriche, gridate in modo quasi spasmodico.
il sangue cola dall'avambraccio sulla mano, sino alla punta delle dita e gocciola sul pavimento
solo i miei fantasmi, immobili, mi fissano senza vedermi
Negli occhi teno lo stesso sguardo della mia coscienza esangue, un volto esanime, l volto di qualcosa giunto al termine. ed è stata la mia agoia a finire

2.9.09

ToExit -->

"non ho droga da darti.."
solo favole da marciapiede, non ti posso vendere sogni o illusioni -le ho buttate -.

non ti posso dare false speranze
ma posso raccontare di chi lotta nel cemento e coltiva fiori nell' asfalto

...segui il bianconiglio, lui ha nuove fiabe da raccontare..

ognuno è il coniglio bianco di chi gli presta attenzione

14.8.09

no,title

Una ricostruzione..ho passato l'estate a restrutturare la mia personalità.
Negli ultimi anni ho vissuto troppo distante da ciò che mi ha veramente fatto crescere e tornare a casa mi ha ricordato i veri valori di una vita..e quanto siano identiche le persone fra loro...abbiamo tutti le stesse attitudini e le stesse caratteristiche, ma sviluppate in modo diverso, le imcomprensioni nascono dal non saper mettere in comunicazione i lati ugiali di un anima, sebbene diversamente sviluppati.
Ho fiducia, nello stato, sebbene sbagli, nella gente, e nella vita..ma non permetterò che questa fiducia che ripongo possa essere tradita, il mondo che vivo lo posso cambiare se non mi piace, ed è quello che ho sempre fatto.
Vivo in un mondo perfetto, che talvolta tende a non esserlo, il bello di questa vita sta nel riaggiustarla continuamente.
domani ripartirò...non so per dove, ma so che prima o poi ritornerò, fine settembre forse..
Voglio ringraziare che mi ha dato in prestito del tempo che non avevo, e a chi mi ha offerto sorrisi, e chi mi ha offerto parole e discussioni.
Grazie

21.7.09

Tutti meritiamo fiducia, anche se questo porterà a errori

20.7.09

19L09

..E dunque, per capire le cose (intendo qualsiasi cosa) ci vogliono per forza due teste,(o meglio più).
due menti che raginano e soprattutto si CONFRNTANO fra loro..una sola persona che ragiona singolarmente può solo interpretare le cose, concetto assai differente dal capire..
Gioia,felicità,pace,serenità.. espirimono stati d'animo, sono concetti semplici da immaginare, chiunque di voi saprebbe pensare a un momento nel quale è stato felice.
ma anche nell'ochhio di un ciclone c'è la quiete...queste possono essere trattate da banali parole, perchè in se la felicità (o comunque un qualsiasi stato d'animo) è un limite,un limite che imponiamo Inconsciamente a noi stessi perchè abbiamo paura..

vorrei andare da quei monaci che stanno in meditazioni mesi per avvicinarsi alla pace eterna e chiedergli cosa farebbero se la ottenessero veramente, nel loro inconscio loro temono di raggiungerla, perchè non conoscono cosa succederebbe poi..ed è questo timore che li distrugge, impercettibilmente.

Voi direte, raggiunta la pace interiore si vivrà meglio..ma meglio di cosa? significherebbe sempre peggio di qualcos'altro.
ogni concetto stabilito è un limite..la cosa è difficile da immaginarsi se viene sviluppata verso il meglio.
proviamo a fare il contrario, immaginando una condizione pessima sarà: sempre possibile trovarne una peggiore.
i tentativi di toccare il fondo sono sempre vani..esso si sposta mano a mano che lo si avvicina...è come tentare di definire il numero pi-greco.
non ha limite (a.k.a. Infinito) Ma è più facile immaginare qualcosa che non a limite piuttosto che una cosa infinta..perchè nel dire che non ha limite si controlla all'interno della visione che noi abbiamo di quel concetto.

ma i limiti sono necessari, noi li impostiamo ogni giorno nella nostra vita per darci maggiore sicurezza, per non perderci...è una cosa elementare..immagiante quanto sarebbe lo stupore, il dubbio, la confusione se non esistessero limiti a nulla.
esplodereste? io preferisco la vita che vivo, gestendola, migliorandola, perfezionandola ogni giorno in base alla circostanza (si è il mio chiodo fisso)
Non sono felice, (o forse lo sono e non ci bado) perchè il mio scopo è oltre, nemmeno io so dove, perchè è un punto oltre all'orizzonte della nostra immaginazione.
In un deserto emotivo, l'oasi sarà pure un sorriso, ma il sole che compie il suo percorso e mi indica la via è composto sia di gioia che di dolore.

18.7.09

.SLR


Avere la consapevolezza di ciò che mi circonda, saper prevenire/calcolare le conseguenze delle azioni, mie e di chi ho attorno, questo mi da pace, mi da sicurezza.
non è la smania di voler controllare ciò che mi circonda, ma avere coscienza di se e del contesto.
C’è chi trova la pace in se stesso, e si ferma a questo poiché si ritiene soddisfatto, io invece voglio continuare a sperimentare, provare, senza soffermarmi su una propria situazione, io sono felice nel momento in cui vivo, in cui mi metto in gioco, se ti fermi ad analizzare la situazione in cui sei non la vivi realmente.
Colui che è consapevole della propria felicità/pace/serenità se ne accontenta, privandosi così della possibilità di mettersi in gioco, di mettersi in dubbio, assestandosi in un'unica situazione.
ma non si può pretendere che le cose rimangano immutate, la vita è fatta anche di emozioni negative; senza inquietudine non esisterebbe pace, senza colpevolezza non ci sarebbe perdono.
Anche dio comprende rabbia e odio.
Alla fine l’automiglioramento è autodistruzione, mentre l’autodistruzione..

…siete fra coloro che guardano le stelle, sperando che cadino…
Le risate di un Dio che non ricorda il vostro nome risuoneranno in una casa vuota _No.Limyt_



16.7.09

._. il punto che termina il paragrafo di un discorso campato in aria e quindi privo di significato

sono il riflesso del contesto in cui vivo...
a volte cosciente della mia persona, altre volte tendo ad inglobare concetti di gruppi più ampi di persone..in poche parole: sono consapevole delle idee di massa, degli ideali di chi mi circonda e nel valutare le cose cerco di non farmi influenzare dalle mie opinioni personali.


Ho sentito troppi ragazzi/adolescenti/compagni/gente della mia annata +,- tot.anni/coetanei lamentarsi per la società in cui vivono (o spravvivono); vorrebbero cabiarla, farla mutare, ma costituiscono una percentuale minima.
non vi piace? Qui l'adattamento è fonte di sopravvivenza (giusto per citare il mio cantante preferito)
Come puoi sparlarne in questo modo quando sei una parte integrante del sistema?
Una cosa è fare discorsi etici o ideologici, comunque ci fermiamo alle parole e stop: il mondo secondo te fa schifo; la società per te e da buttare e ti dannneggia.
Opinioni tue, libero di esporle

Non ti credere migliore di chi si conforma...semplicemente sono diversi, semplicemente non li capisci.
il difetto è uno: non ci si sforza di avere tolleranza verso il prossimo

ti sei mai chiesto perchè questi discorsi vengono fatti sempre dallo stesso tipo di persone? Forse perchè è un discorso immaturo, dal quale si può velocemente evolvere in un esistenza più fruttiva?
-mi sbaglierò, forse mi sono solo svegliata male stamani, forse sarà che sono stanca..forse se ci pensassi trenta secondi in più non lo pubbllicherei...-

Ti scrivo due parole: Responsabilità & Rispetto
Responsabilità: delle proprie azioni, la consapevolezza delle conseguenze immediate e a lungo termine
Rispetto: di se stessi, degli altri, di ciò che ti circonda
vedi solo la tua opinione...o meglio, ti accorgi di ciò che hai attorno, ma sbagli a valutarlo
Non puoi giudicare qualcosa se non consideri ciò che esso significa per gli altri...cosa rappresenta questa società per chi si è adattato?

Sono consapevole che io stessa ho messo in luce lati negativi del contesto in cui vivo, ma so che meglio di così non può esssere. Non nel senso che il mondo non possa migliorare, ma che l'istante che stai considerando, (esso infatti non può mutare proprio per la sua natura di istante) non può essere migliore di ciò che già è, poichè il presente diventa passato qualora noi perdiamo tempo ad analizzarlo.

14.7.09

pg.61

Quello che penso, ciò a cui credo, me lo si legge in faccia, perché conservo i ricordi ciò che mi ha insegnato a sopravvivere e a vivere, di chi mi ha insegnato a sorridere, a vedere i colori, a non chiedere il perché…di chi mi ha spiegato come difendermi e attaccare…
Ho imparato cosa significa vivere, solo perché una Punk ha avuto pietà di me, ho imparato a sopravvivere perché il bene e il male non esistono, ma un tossico vede comunque in bianco e nero, e mi ha insegnato a distinguere i contorni delle cose.
Sono come sono perché a casa mia c’è sempre stato da imparare, e nessuno ha mai avuto la crudeltà di escludermi, sebbene allora fossi piccola.

Vi dico che il polo nord in realtà è il sud –voi mi prendete per pazza-
vi dico che nella bussola l’ago magnetizzato con la polarità nord, indica il polo nord –fino a qui l’assenso è unanime-
vi dico che la polarità nord respinge il nord, e viene attratta dalla polarità sud, gli opposti si attraggono infatti –assenso unanime d’unque-
sommando il tutto si ottiene che la bussola non indichi il nord, ma bensì il sud, il sud magnetico…chiamato polo nord

non è quello che si dice che ci caratterizza, ma il modo in cui lo diciamo; allo stesso modo non è ciò che viviamo ma come lo viviamo che ci forma come persone…

Non esplicito concetti, perché in qualsiasi modo li esponessi, risulterebbero sbagliati o incompleti per qualcuno.
questo perché non so essere razionale. Ma immagina..immagina di poter contare all’infinito:
0,9
0,99
0,999
0,9999
0,99999
conteresti numeri sempre più grandi…tendendo all’infinito i numeri diventerebbero enormi (relativamente al 0,9) ma non raggiungeresti mai 1..
in questo modo non staresti dunque contando cifre o quantità, seppur astratte, ma semplicemente precisando e perfezionando il concetto pre-esistente di 0,9
Ciò che si ottiene è ben diverso da ciò da cui siamo partiti..ma ne mantiene la sostanza



perché un robot non ha il diritto di sembrare umano?

-Smile-

Non è questione di capirlo o non capirlo, di starci o meno con la testa..
semplicemente buttare giù quattro righe ricolme di, passatemi il termine, cazzate, e ancor più semplicemente tenerle.
Tenerle al sicuro in un mare di altre informazioni e dati dove sicuramente apparirebbero superflue, ma dove possa ritrovarle fino alla scomparsa del server.
Più di una persona mi ha chiesto se sono felice in questi ultimi anni, forse perché nel leggere ciò che viene scritto si ha una percezione assai limitata; ma ciò è unicamente colpa mia, ma senza offendere, non è di mio interesse.
Sono stata la persona più felice dell’universo (e forse lo sono ancora in fondo) tempo fa, ma l’essere umano non è concepito per la felicità.
Per essere felice in un contesto sociale al giorno d’oggi si necessita di una certa cecità morale…
il semplice fatto che io abbia priorità differenti dalla gente che mi pone domande non dimostra né la mia infelicità ne la mia diversità.
il fatto che mi diverta a scrivere pomposi paragrafi privi di significato, ai vostri occhi, come agli occhi di molti altri può significare qualcosa, ma lasciatevi un margine di errore, seppur minimo, per ricredervi in un futuro, anche se non prossimo.

La libertà di pensiero viene concessa, ma questo non ha impedito un comportamento univoco, sebbene palesemente nel torto, per così dire: "da gregge". Perché?

-Sei felice?
-Ho un sogno in cui credere, come potrei non esserlo? Tu hai mai avuto un sogno?
-Sì, l'ho avuto un sogno..ma ora sono sveglia; e lo odio quel mio sogno

10.7.09

..tempus fugit


Mi sembra di svuotare una clessidra…
La società in cui vivo mi ha costretto a convivere col mio stesso odio e condividere le sofferenze di un mondo al quale sento di non appartenere.
Vorrei soffocare nella più totale imparzialità i miei giudizi sulle circostanze, dando inizio alla rivalsa di una razionalità superiore a quella dimostrata fino ad ora.
In tale modo che la gente impari a stare in un mutismo irreale ancora prima di percepire l’impulso di parlare, per permettere al pensiero di trovare tempo col quale nutrirsi ed evolversi.

Ma per quanto ho visto l’automiglioramento si è rivelato infine autodistruzione, mentre l’autodistruzione…essa è l’ultimo grido disperato di un cuore che non vuole ancora arrendersi alla razionalità che salverebbe il mondo.
Una persona, fondamentalmente, altro non è che il differente combinarsi di circostanze, attitudini ed esperienze che la portano a scoprire i lati differenti di un “Io” in realtà inesistente, poiché esso è frutto di una società ingiustamente rinnegata, sebbene creata dagli stessi che ora la ripudiano.
E sebbene io sia parte integrante e cosciente di ciò che di peggiore potrebbe essere classificato nelle vostre memorie sono tutt’ora pienamente convinta che l’ingiustizia che in questi secoli si è radicata nella nostra società abbia una profonda realtà di perfezione.
Sono stata arruolata nei ranghi di coloro che combattono con la spada ma senza scudo, a causa della mia attitudine, ma ciò non mi ha impedito di evidenziare la mia lieve singolarità, rimanendo comunque parte integrante della realtà sociale cui appartengo.
i miei imparziali giudizi su ciò che mi circonda altro non hanno fatto che danneggiare chi mi stava attorno, soprattutto le persone che provavano, o ancora provano, affetto nei miei confronti, questo perché non si sono ancora piegati alla superiorità di una vita razionale, e pagano con sofferenza e dolore l’ostinazione dei loro cuori.
Ho ancora impresse sulla retina le immagini di secondi passati, che non verranno rimosse sebbene spiacevoli, perché è anche grazie al dolore che l’evoluzione fa il suo corso.
è come svuotare una clessidra: si proseguirà comunque, col tempo alle strette, la sabbia negli occhi, tentando inutilmente di ottimizzare i 61 s/min.

1.7.09

Wip_autodistruzione o evoluzione?

Vi parlo di anni e anni fa…quando ancora io ero piccola, si intende circa la seconda metà dell’800.
All’ora i nobili erano tutti strafatti di morfina e la Bayern mise sul commercio una sostanza in grado di “distrarre” la ricchezza della società dalla cura dei soldati; Eroina fu il nome scelto dalla casa farmaceutica per la miracolosa cura, io la chiamerò con il suo vero nome: diacetil-morfina.
Per distrarre i nobili dalla loro passione venne quindi creato un semplice derivato, semi-sintetico, ben presto ci si rese conto di quanto la cura fosse peggiore della malattia e la si tolse dal commercio.
Quando Voi eravate piccoli invece, e qui si parla degli anni ’70, le farmacie distribuivano legalmente anfetamine, e sì che non si parla di realtà molto distanti, Simpamina D, Methedrine, Pervitin…vi ricorda qualcosa?
vi parlo di piccole realtà cittadine, vi parlo delle favole da marciapiede…e di giochi psico-morali quotidiani,
vi scrivo di un mondo che io stessa non conosco, perché se è cambiato qualcosa è proprio questo…e il mondo in cui vivo, non mi appartiene più….
Vogliamo fare un giro nel 2009; le case farmaceutice sono state le maggiori produttrici di sostanze stupefacenti della storia credetemi, il loro business è l’unica causa della guerra che lo stato conduce contro il mercato delle droghe, sia sintetiche che naturali.
probabilmente usare impropriamente il principio THC per gli adolescenti è più proficuo che utilizzarlo in ambito sanitario..

dopo un evento imprevisto..


-Dimmi tu cosa dovrei fare..
-Non saprei; tu come reagisci?
-Io alzo il volume

12.11.08

_My Generation_

08'05 Come tante formiche al formicaio, sguardo basso e cicche in bocca, o spente sul cemento, prima di entrare.

Siamo qua, siamo noi, la nuova generazione, compressa nei banchi, il più lontano possibile dall'insegnante..Molti di noi si sono svegli da parecchio, sveglia di oggi? 05'30, abbiamo litigato con treni e autobus, orari e ritardi per arrivare qui, e lo facciamo tutti i giorni.
tutti i giorni ci svegliamo e veniamo per stare seduti, mentre questa ci fissa, mentre snobba il registro, una lunga fila di cognomi, 22, un solo assente, 21 persone, si perché anche se a voi non sembra è questo ciò che siamo, persone, 21 persone che si sono alzate e sono venute per sei ore; ad ascoltare, subire, imparare.
Lezione, ascolta assimila, suona la campana, cambia libro, ripassa, saluta, lezione, ascolta, assimila...ogni tanto interrogazione, ogni tanto supplenza, e una brave pausa dove nemmeno si raffredda il caffè.
sesta ora conclusa, ci alziamo e ce ne andiamo, litigando nuovamente con autobus e ritardi.
Arrivati a casa le scelte sono due:
-urla e casino famigliare
-sei solo e devi preparare il pranzo

Noi personalmente riusciamo a tornare in camera solo per le 15'30, quindi a volte preferiamo saltare il pasto, fino alle 17'15-18'00 siamo prese fra libri, testi, appunti, compiti, esercizi, riassunti..
ci rimane poco meno di un ora per sistemare la camera e riordinare, una doccia e poi scendi per la cena, ci sono le ragazze del nostro gruppo, e tra una chiacchiera e l'altra solitamente rimaniamo fino alle 20'00, un cambio veloce di abito e possiamo uscire in queste poche ore che ci rimangono, infatti per noi la notte finisce alle 23'30, quando le porte dell'istituto si chiudono.
in una giornata quindi abbiamo 2 ore per uscire e divertirci, e il giorno dopo saremo nuovamente in classe a prendere parole da un'arpia che non ci conosce. è la nostra vita, ci adattiamo, ma non chiederti perché ci trovi ubriache appoggiate a un muretto prima delle 22'00