..E dunque, per capire le cose (intendo qualsiasi cosa) ci vogliono per forza due teste,(o meglio più).
due menti che raginano e soprattutto si CONFRNTANO fra loro..una sola persona che ragiona singolarmente può solo interpretare le cose, concetto assai differente dal capire..
Gioia,felicità,pace,serenità.. espirimono stati d'animo, sono concetti semplici da immaginare, chiunque di voi saprebbe pensare a un momento nel quale è stato felice.
ma anche nell'ochhio di un ciclone c'è la quiete...queste possono essere trattate da banali parole, perchè in se la felicità (o comunque un qualsiasi stato d'animo) è un limite,un limite che imponiamo Inconsciamente a noi stessi perchè abbiamo paura..
vorrei andare da quei monaci che stanno in meditazioni mesi per avvicinarsi alla pace eterna e chiedergli cosa farebbero se la ottenessero veramente, nel loro inconscio loro temono di raggiungerla, perchè non conoscono cosa succederebbe poi..ed è questo timore che li distrugge, impercettibilmente.
Voi direte, raggiunta la pace interiore si vivrà meglio..ma meglio di cosa? significherebbe sempre peggio di qualcos'altro.
ogni concetto stabilito è un limite..la cosa è difficile da immaginarsi se viene sviluppata verso il meglio.
proviamo a fare il contrario, immaginando una condizione pessima sarà: sempre possibile trovarne una peggiore.
i tentativi di toccare il fondo sono sempre vani..esso si sposta mano a mano che lo si avvicina...è come tentare di definire il numero pi-greco.
non ha limite (a.k.a. Infinito) Ma è più facile immaginare qualcosa che non a limite piuttosto che una cosa infinta..perchè nel dire che non ha limite si controlla all'interno della visione che noi abbiamo di quel concetto.
ma i limiti sono necessari, noi li impostiamo ogni giorno nella nostra vita per darci maggiore sicurezza, per non perderci...è una cosa elementare..immagiante quanto sarebbe lo stupore, il dubbio, la confusione se non esistessero limiti a nulla.
esplodereste? io preferisco la vita che vivo, gestendola, migliorandola, perfezionandola ogni giorno in base alla circostanza (si è il mio chiodo fisso)
Non sono felice, (o forse lo sono e non ci bado) perchè il mio scopo è oltre, nemmeno io so dove, perchè è un punto oltre all'orizzonte della nostra immaginazione.
In un deserto emotivo, l'oasi sarà pure un sorriso, ma il sole che compie il suo percorso e mi indica la via è composto sia di gioia che di dolore.
due menti che raginano e soprattutto si CONFRNTANO fra loro..una sola persona che ragiona singolarmente può solo interpretare le cose, concetto assai differente dal capire..
Gioia,felicità,pace,serenità.. espirimono stati d'animo, sono concetti semplici da immaginare, chiunque di voi saprebbe pensare a un momento nel quale è stato felice.
ma anche nell'ochhio di un ciclone c'è la quiete...queste possono essere trattate da banali parole, perchè in se la felicità (o comunque un qualsiasi stato d'animo) è un limite,un limite che imponiamo Inconsciamente a noi stessi perchè abbiamo paura..
vorrei andare da quei monaci che stanno in meditazioni mesi per avvicinarsi alla pace eterna e chiedergli cosa farebbero se la ottenessero veramente, nel loro inconscio loro temono di raggiungerla, perchè non conoscono cosa succederebbe poi..ed è questo timore che li distrugge, impercettibilmente.
Voi direte, raggiunta la pace interiore si vivrà meglio..ma meglio di cosa? significherebbe sempre peggio di qualcos'altro.
ogni concetto stabilito è un limite..la cosa è difficile da immaginarsi se viene sviluppata verso il meglio.
proviamo a fare il contrario, immaginando una condizione pessima sarà: sempre possibile trovarne una peggiore.
i tentativi di toccare il fondo sono sempre vani..esso si sposta mano a mano che lo si avvicina...è come tentare di definire il numero pi-greco.
non ha limite (a.k.a. Infinito) Ma è più facile immaginare qualcosa che non a limite piuttosto che una cosa infinta..perchè nel dire che non ha limite si controlla all'interno della visione che noi abbiamo di quel concetto.
ma i limiti sono necessari, noi li impostiamo ogni giorno nella nostra vita per darci maggiore sicurezza, per non perderci...è una cosa elementare..immagiante quanto sarebbe lo stupore, il dubbio, la confusione se non esistessero limiti a nulla.
esplodereste? io preferisco la vita che vivo, gestendola, migliorandola, perfezionandola ogni giorno in base alla circostanza (si è il mio chiodo fisso)
Non sono felice, (o forse lo sono e non ci bado) perchè il mio scopo è oltre, nemmeno io so dove, perchè è un punto oltre all'orizzonte della nostra immaginazione.
In un deserto emotivo, l'oasi sarà pure un sorriso, ma il sole che compie il suo percorso e mi indica la via è composto sia di gioia che di dolore.