14.7.09

pg.61

Quello che penso, ciò a cui credo, me lo si legge in faccia, perché conservo i ricordi ciò che mi ha insegnato a sopravvivere e a vivere, di chi mi ha insegnato a sorridere, a vedere i colori, a non chiedere il perché…di chi mi ha spiegato come difendermi e attaccare…
Ho imparato cosa significa vivere, solo perché una Punk ha avuto pietà di me, ho imparato a sopravvivere perché il bene e il male non esistono, ma un tossico vede comunque in bianco e nero, e mi ha insegnato a distinguere i contorni delle cose.
Sono come sono perché a casa mia c’è sempre stato da imparare, e nessuno ha mai avuto la crudeltà di escludermi, sebbene allora fossi piccola.

Vi dico che il polo nord in realtà è il sud –voi mi prendete per pazza-
vi dico che nella bussola l’ago magnetizzato con la polarità nord, indica il polo nord –fino a qui l’assenso è unanime-
vi dico che la polarità nord respinge il nord, e viene attratta dalla polarità sud, gli opposti si attraggono infatti –assenso unanime d’unque-
sommando il tutto si ottiene che la bussola non indichi il nord, ma bensì il sud, il sud magnetico…chiamato polo nord

non è quello che si dice che ci caratterizza, ma il modo in cui lo diciamo; allo stesso modo non è ciò che viviamo ma come lo viviamo che ci forma come persone…

Non esplicito concetti, perché in qualsiasi modo li esponessi, risulterebbero sbagliati o incompleti per qualcuno.
questo perché non so essere razionale. Ma immagina..immagina di poter contare all’infinito:
0,9
0,99
0,999
0,9999
0,99999
conteresti numeri sempre più grandi…tendendo all’infinito i numeri diventerebbero enormi (relativamente al 0,9) ma non raggiungeresti mai 1..
in questo modo non staresti dunque contando cifre o quantità, seppur astratte, ma semplicemente precisando e perfezionando il concetto pre-esistente di 0,9
Ciò che si ottiene è ben diverso da ciò da cui siamo partiti..ma ne mantiene la sostanza



perché un robot non ha il diritto di sembrare umano?