Avere la consapevolezza di ciò che mi circonda, saper prevenire/calcolare le conseguenze delle azioni, mie e di chi ho attorno, questo mi da pace, mi da sicurezza.
non è la smania di voler controllare ciò che mi circonda, ma avere coscienza di se e del contesto.
C’è chi trova la pace in se stesso, e si ferma a questo poiché si ritiene soddisfatto, io invece voglio continuare a sperimentare, provare, senza soffermarmi su una propria situazione, io sono felice nel momento in cui vivo, in cui mi metto in gioco, se ti fermi ad analizzare la situazione in cui sei non la vivi realmente.
Colui che è consapevole della propria felicità/pace/serenità se ne accontenta, privandosi così della possibilità di mettersi in gioco, di mettersi in dubbio, assestandosi in un'unica situazione.
ma non si può pretendere che le cose rimangano immutate, la vita è fatta anche di emozioni negative; senza inquietudine non esisterebbe pace, senza colpevolezza non ci sarebbe perdono.
Anche dio comprende rabbia e odio.
Alla fine l’automiglioramento è autodistruzione, mentre l’autodistruzione..
Le risate di un Dio che non ricorda il vostro nome risuoneranno in una casa vuota _No.Limyt_